PERCORSO| CAMPO SAN GIACOMO – CAMPO SAN POLO (10 Gennaio – ore 07 circa)

Musica consigliata: Rhapsody in blue – George Gershwin

La nebbiolina che avvolge Venezia.

La porta semiaperta di una chiesa, il suono dell’organo che risuona durante la messa.

I passi frettolosi della gente nelle calli.

Un padre che porta a scuola i tre figli. I loro zainetti colorati.

I gondolieri che liberano le gondole dai teli della notte e iniziano il turno.

Dei turisti cinesi che cercano un hotel con le valigie pesanti da trascinare.

Un operaio che ristruttura al buio gli interni di un ingresso.

I gabbiani che strappano le buste dell’immondizia in cerca di cibo.

Le pozzanghere di pioggia dove si riflettono i palazzi.

Un bambino sopra un monopattino.

Un cameriere che prepara per la colazione una fila lunga di tavoli vicino Canal Grande.

Le luminarie colorate nei ristoranti per turisti.

Gli operatori ecologici che superano i ponti con i pesanti carrelli.

Le saracinesche dei negozi ancora abbassate.

Gente che cammina veloce per andare a lavoro.

Un gondoliere che recupera uno zainetto dall’acqua.

Gli stivali per la pioggia colorati dei bambini.

L’odore del caffè vicino ai bar, i Veneziani che bevono il caffè e scherzano con il barista.

I barconi per lo scarico merci che attraccano ai canali.

I coriandoli stropicciati per terra.

Un commesso che canta mentre lava la vetrina del suo negozio.

Le poche ore in cui Venezia appartiene ancora ai veneziani.

Venezia, passeggiate in solitaria

Venezia, passeggiate in solitaria