Il motivo sbagliato per visitare la libreria
Visitare la Libreria Acqua Alta con la finalità di comprare un libro è probabilmente l’ultima delle attività rilevanti da compiere. E non perché, ovviamente, la libreria ne sia sprovvista. Semplicemente, in questo luogo il libro diviene suppellettile artistico nello spazio, un mero pretesto per creare un ambiente decadente, ricolmo di storie e polvere. I volumi, allora, creano sculture improbabili (di cui la scala all’esterno ne è solo la massima espressione) e possono essere contenuti in vasche semi arrugginite, in lavandini, in una gondola (vera), sul fondo delle barche, in scatoloni, in botti larghe e umide.
Ai gatti, ospiti di riguardo della libreria, è permesso di camminarci sopra, di dormirci e di osservare con la loro innata eleganza la massa curiosa di turisti che sfiorano i volumi impolverati.
Com’è nata la libreria Acqua alta
Il progetto nasce dalla volontà di Luigi Frizzo, un signore di (ormai) 70 anni, che vi accoglierà con gentilezza all’ingresso della libreria; già titolare di altre due librerie a Venezia, nel 2004 il signor Frizzo decise di raccogliere all’interno di un terzo negozio, una raccolta di testi dalle tematiche più svariate. È una libreria indipendente, non risponde alle logiche di mercato e come ha constatato in passato lo stesso proprietario, non soffre particolarmente della crisi che investe il settore da anni. Non è omologata alle altre librerie e probabilmente non esiste un catalogo delle opere in essa contenute. Eppure il caos che regna è, tutto sommato, accettabile e dopo i primi minuti di sconcerto, vi ritroverete a girare incuriositi al suo interno, sfiorando le copertine dei libri e scattando fotografie.
Come tutte le librerie, Acqua alta è suddivisa in sezioni, con una particolarmente ricca dedicata a Venezia e la sua laguna e il dialetto veneziano (fra i libri è presente anche la versione de “Il Piccolo principe” di Antoine De Saint-Exupery, “El principe picinin” scritta in dialetto); accanto a libri di storia stampati negli anni Quaranta, potrete trovare anche cesti con quelli da “mille lire”, poco voluminosi e impolverati. E quelli di cucina, di filosofia Steineriana, di arte erotica, di urbanistica degli anni Ottanta e dei “gialli” della Mondadori. Camminando fra le salette in pietra potrete ammirare scorci di Venezia e il suono dolce della risacca del canale che scorre accanto vi accompagnerà durante la visita.
In una delle sale è possibile sedersi accanto all’uscita di emergenza, così come ama denominarla, ironicamente, il signor Frizzo: l’entrata “ufficiale” dal canale, con i gradini in pietra immersi nell’acqua salmastra secondo la marea del giorno. Qui delle sedie di legno e un divanetto vi accoglieranno se vorrete riposare e sfogliare con calma un libro o semplicemente aspettare il passaggio di una gondola.
Infine, merita una speciale menzione la scala di libri di cui il proprietario, fiero, ne suggerisce sempre la visita: è posta all’esterno della libreria, accanto al canale. La prima volta che l’ho vista ho avuto un po’ di risentimento per quei poveri tomi e libri incollati l’uno all’altro, pronti per essere calpestati dall’avido turista.
In seguito, dopo essermi documentata, ho scoperto che sono stati utilizzati solo libri rovinati e destinati al macero. Ma perché una scala di libri? È lo stesso proprietario a rivelarlo in un’intervista rilasciata all’Ansa: salendo fino all’ultimo gradino si può ammirare il canale e l’edificio che vi si affaccia, il quale racchiude la “Corte Sconta detta Arcana“, il luogo dove lo scrittore e fumettista Hugo Pratt ambientò una delle sue storie più famose di Corto Maltese.
Forse non amerete questo luogo ma indubbiamente rimarrà nei vostri ricordi. E forse ciò che c’è scritto nel cartello dipinto a mano all’ingresso, “Welcome to the most beautiful bookshop in the world” è pretenzioso ma entrate lo stesso nella piccola corte privata, accarezzate i gatti addormentati sotto il fico rigoglioso e varcate l’ingresso di un piccolo mondo veneziano.
Dove trovare la Libreria Acqua Alta: Sestiere Castello, 5176/B, 30122 Venezia