Estate 2015

Stiamo tornando da una giornata bellissima sulle Isole Tremiti. Il traghetto è abbastanza affollato ma rispetto al viaggio dell’andata, abbiamo deciso di salire sul piano superiore dell’imbarcazione, goderci la traversata sul mare (finalmente) calmo e il sole del tramonto. Davanti a noi abbiamo la plancia di comando aperta: i marinai chiacchierano tranquilli e scherzano fra di loro. Il traghetto procede spedito verso Vieste e la costa infuocata alla nostra destra appare bellissima.

Quando sposto lo sguardo dalle colline di ulivi rimango attratta da una coppia di mezza età seduta accanto alla plancia, di fronte alle nostre file di sedili. Sembrano entrambi molto rilassati, un po’ sudati e rossi in volto, i segni della giornata di mare passata sulle isole. Non so chi siano, ma continuo a fissarli come rapita. Sono una coppia sposata evidentemente eppure emanano un’armonia tale fra loro che a stento riesco a pensare che abbiano passato molti anni insieme. Forse sono una nuova coppia, un nuovo legame dopo una separazione alle spalle? Poi con lo sguardo seguo i loro occhi e i loro sorrisi e mi accorgo che dall’altro lato della plancia c’è seduta una ragazza riccia, identica a loro due. La figlia. Un viaggio di famiglia dunque. L’interesse si rinnova ancora di più. La ragazza sembra grande eppure ha condiviso, apparentemente, questa vacanza con i genitori. La donna deve essere stata una bella ragazza da giovane, ora sembra accettare la capigliatura bianca con tranquillità e anche se è generosa nelle forme, non nasconde il corpo. Il marito invece è uno di quegli uomini che passano forse inosservati ma ha lo sguardo dolce, rassicurante. “Scompare” rispetto alla moglie accanto ma sembra sereno anche lui.

E poi, ad un tratto, dopo un scambio di battute fra loro, il marito sfila dalla borsa del mare un libro e inizia a leggere a voce alta. Legge alla moglie un libro. Il fascino di questa coppia, inconsapevole, mi colpisce. Cosa c’è di più intimo di leggere un libro a qualcuno? Con un po’ di cinismo penso che lei sicuramente non lo sta ascoltando e che lui smetterà dopo poche pagine.
Invece continua per una buona mezz’oretta, la voce ferma e leggermente roca per il caldo, e lei ascolta, gli occhi chiusi e il volto contro il sole ma commenta ogni tanto il racconto. Lei lo ascolta per davvero.

Cosa le stava leggendo? Avrei tanto voluto chiederglielo.

 

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