Prima di lavorare negli Stati Uniti avevo visto delle immagini del Yellowstone National Park: una delle più ricorrenti era del Grand Prismatic Spring. In foto sembra un posto incredibile e i colori accesi dell’arcobaleno sembrano usciti da un ritocco Photoshop. Posso assicurarvi però che visto dal vivo…è ancora più incredibile! Vi piacerebbe visitarlo? Continuate a leggere e vi racconterò della mia incredibile esperienza (con dei suggerimenti pratici che non troverete sulle guide!).
Che cos’è esattamente il Grand Prismatic Spring
Prima però di continuare spendo due paroline su che cosa sia esattamente questa “pozza” d’acqua. Come forse saprete, il Yellowstone National Park sorge sul cratere di un “supervulcano” di 75 chilometri per 55 chilometri circa! Gli americani hanno spesso utilizzato il Parco nei disaster movie per enfatizzare, appunto, i disastri apocalittici che il vulcano potrebbe creare sulla Terra (come in “2012” di Roland Emmerich).
Questo significa che all’interno del Parco potrete vedere varie manifestazioni geotermiche (dalle quali dovrete sempre essere a distanza di sicurezza!):
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- Geyser, che raggiungono nel Parco la più alta densità al mondo. Il più famoso è a Old Faithful ed erutta ciclicamente ogni 96,5 minuti con un getto d’acqua rovente che può raggiungere anche i 50 metri;
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- Le sorgenti calde (Hot Springs) che sono ancora più numerose; ricche di minerali (a base di calcio, magnesio e silicati) danno vita anche a dei terrazzamenti: un esempio celebre è a Mammoth Hot Springs.
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- I Mudpots, che sono delle vasche di fango che ribolliscono incessantemente; l’odore nelle vicinanze è molto forte (a causa dei gas che sprigionano).
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- Le fumarole (Steam Vents), che danno vita a dei paesaggi un po’ spettrali; l’acqua che risale verso l’alto è in minor quantità rispetto a quella dei geyser, quindi evapora ancora prima di raggiungere la superficie: il risultato sono queste fumarole di vapore e gas disseminate per il Parco.
Ovviamente il Grand Prismatic Spring rientra nella categoria delle sorgenti calde.
L’acqua e i colori dell’arcobaleno
Vi sembrerà incredibile ma i colori del Grand Prismatic Spring non dipendono dalla limpidezza o dal fondale! La pozza d’acqua termale raggiunge infatti i 70°C ed è profonda circa 50 metri; gli unici organismi che riescono a sopravvivere a questa temperatura sono degli archeobatteri pigmentati (Archaeobacteria) che crescono lungo i bordi delle acque ricche di minerali. A seconda della quantità di clorofilla e carotenoidi e dalla temperatura dell’acqua, varia la tipologia di batterio: per questo motivo in estate potrete osservare dei pigmenti che tendono all’arancione e al rosso mentre in inverno a dei colori più freddi come il verde.
Vi consiglio di andare in quest’area del Parco se la giornata è soleggiata e sopratutto nelle ore centrali della mattina: in questo modo potrete ammirare ancora di più i giochi di colore che l’acqua assume! Io sono stata lì tre volte di cui una verso le ore del tramonto: è molto suggestivo anche a quell’ora ma i colori ovviamente sono meno accesi. A causa del calore dell’acqua il Grand Prismastic Spring è spesso avvolto dalle nuvole di vapore; se siete fortunati però, complice il vento, potreste avere una visuale migliore della sorgente calda.
Consigli pratici: come osservare il Grand Prismastic Spring
Ci sono due modi per ammirare questo incredibile spettacolo della natura: dalle passerelle in legno che attraversano buona parte di questo sito naturale e da una collina che sovrasta il Grand Primastic Spring (che su Google Maps è segnalata come Picture Hill).
Se vi piace arrampicarvi e non avete problemi di mobilità, vi suggerisco senza ombra di dubbio di fare una piccola escursione lungo il crinale della collina! C’è un sentiero non ufficiale che in molti percorrono e sarà quello che vi porterà in cima. Potrebbe essere segnalato come “pericoloso” (la seconda volta che sono stata lì con una gita aziendale, la nostra guida aveva commentato quasi con disprezzo chi si arrampicava lì sopra: “Troppo pericoloso, meglio stare sopra il pullman no?” Eh già…); all’interno del Parco qualsiasi attività fatta al di fuori dei tracciati ufficiali è segnalata come “pericolosa”. In altre circostanze vi direi di stare attenti ma ripeto, mi sono arrampicata lungo quella collina due volte e la prima volta era con un gruppo di taiwanesi non avvezze a camminare e ce l’hanno fatta senza alcun accorgimento particolare quindi…c’è speranza anche per voi!
Quello che vedete nella mappa è il sentiero sterrato che si trova ad ovest del Grand Prismatic Spring; a sinistra in fondo (dietro la famigliola) potete osservare il sentiero che porta sopra la Picture Hill.
Se vi ho convinto, vi suggerisco solo tre accorgimenti che possono migliorare la vostra esperienza:
- Indossate delle scarpe comode (ma se andrete nel Yellowstone National Park immagino non indosserete delle Adidas alla moda…o almeno spero!) perché la salita è ripida e sopratutto in discesa potreste avere dei problemi se indossate delle scarpe dalla suola liscia; inoltre ci sono dei punti in cui il sentiero è interrotto da dei tronchi riversi per terra quindi dovrete indossare anche degli indumenti comodi (meglio lasciar perdere quei jeans stretti eh?);
- Portate dell’acqua con voi (e magari anche uno snack): alla fine della salita ne avrete bisogno (!) ma sopratutto ricordatevi che come in altre zone del Parco prive di strutture ricettive, non ci sono supermercati o empori lì vicino;
- Se avete un binocolo…ancora meglio!
Un altro motivo per cui vi consiglio di salire su quella collina è dato dalla quantità infinita di gente che troverete lungo le passerelle! Il Grand Prismatic Spring è infatti uno dei luoghi predestinati dal turismo di massa e troverete decine di macchine e pullman ricolmi di turisti pronti a scattare centinaia di foto (sopratutto in agosto!).
Ma se avete poco tempo o volete semplicemente fare un’attività più tranquilla…le passerelle vi aspettano! Ricordatevi la regola più importante: non scendete MAI dalle passerelle! Sotto di voi infatti scorreranno rigagnoli di acqua bollente e rischiereste di bruciarvi (sembra scontato da segnalare…ma fidatevi, non lo è affatto!).
Oltre il Grand Prismatic Spring: il Goose Lake
Se avete tempo vi consiglio di fare una passeggiata lungo il sentiero che costeggia a nord il Firehole River. Se partite dalla Picture Hill, infatti, potrete lasciarvi alle spalle tutto il caos dei turisti e immergervi in un paesaggio un po’ arido ma ugualmente suggestivo.
Dopo una passeggiata di circa 30 minuti arriverete al Goose Lake! E’ una zona molto tranquilla, fra piante acquatiche e varie specie di volatili che vivono nel lago. Potete fare un veloce snack e rilassarvi sui tronchi li vicino.
Vi ho convinto? Vi piacerebbe visitare il Grand Prismatic Spring? Lo avete già fatto? Scrivetemi la vostra esperienza sotto nell’area COMMENTI o inviandomi un’email a radicidimandorle@gmail.com.
PER APPROFONDIRE IL YELLOWSTONE NATIONAL PARK…
- NATIONAL PARK SERVICE
- YELLOWSTONE NATIONAL PARK.COM
- YELLOWSTONEPARK.COM
- YELLOWSTONE NATIONAL PARK LODGES (le strutture ricettive dove dormire nel Parco!)
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